« Di me sono state create due immagini. Sono una pazza, una mezza pazza, un'eccentrica. [...] Con i tacchi bassi, i capelli tirati, somiglio ad una patronessa, ad un' istitutrice (nel senso peggiorativo che la destra dà a questa parola), ad un caposquadra dei boy-scout. Passo la mia esistenza fra i libri o a tavolino, tutto cervello. [...] Nulla impedisce di conciliare i due ritratti. [...] L'essenziale è presentarmi come un'anormale. [...]
Il fatto è che sono una scrittrice: una donna scrittrice non è una donna di casa che scrive, ma qualcuno la cui intera esistenza è condizionata dallo scrivere. E' una vita che ne vale un'altra: che ha i suoi motivi, il suo ordine, i suoi fini che si possono giudicare stravaganti solo se di essa non si capisce niente. »
(S. de Beauvoir, La forza delle cose, pag.614)
RINGRAZIO LA SISTER PER AVER POSTATO QUESTA CITAZIONE DI UNA DELLE MIE SCRITTRICI PREFERITE IN ASSOLUTO. TI VOGLIO BENE, SIS.